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Restauro della copertura del Santuario della Madonna del Nespolo – Roccalvecce (VT)

Data

Il team di Alma Civita Studio sta lavorando al restauro della copertura del Santuario della Madonna del Nespolo, a Roccalvecce (VT), un edificio che custodisce una delle tradizioni religiose più antiche e sentite del territorio.

Alma Civita Studio è attualmente impegnato nel progetto di restauro della copertura del Santuario della Madonna del Nespolo, un edificio sacro situato in posizione isolata nel paesaggio collinare di Roccalvecce, in provincia di Viterbo.

Immerso nella quiete delle colline viterbesi, il Santuario della Madonna del Nespolo custodisce una delle più antiche e amate tradizioni religiose di Roccalvecce.

Sorto nel luogo in cui, secondo la tradizione, nel 1428 la Vergine apparve sopra un albero di nespolo a dei pastori, il Santuario è da secoli meta di pellegrinaggi, preghiere e profonde testimonianze di fede popolare. Una piccola tegola con l’effigie della Madonna – miracolosamente ritrovata più volte sullo stesso albero – diede inizio a una storia che ancora oggi unisce la comunità con forza e devozione.

L’edificio attuale, completato nel 1898, si erge su un pianoro roccioso a picco sul Rigo del Castello: un punto panoramico e al contempo impervio, che conferisce al Santuario un carattere tanto raccolto quanto monumentale.

Stato attuale: Ante Operam

La struttura è in muratura portante di tufo locale, materiale largamente diffuso nella zona, che regala al complesso il suo tipico colore caldo e una forte integrazione con il paesaggio. Gli interni, semplici ma armoniosi, sono scanditi da una navata unica coperta da capriate lignee, mentre all’esterno spicca il piccolo campanile a vela e una facciata sobria, coronata da una nicchia con l’immagine della Vergine.

Oggi, dopo oltre un secolo di intemperie, si rende necessario un intervento urgente e integrale sul tetto. Il progetto prevede il consolidamento e, dove necessario, la sostituzione delle capriate in legno, il rifacimento del manto con materiali compatibili (tegole marsigliesi, come nell’impianto originario) e una revisione generale del sistema di smaltimento delle acque.

L’obiettivo è restituire al santuario un assetto funzionale e coerente con la sua identità architettonica, operando nel rispetto delle tecniche costruttive tradizionali e valorizzando il rapporto tra architettura e paesaggio.

Intervenire su un edificio come questo significa molto più che eseguire un’opera edilizia: vuol dire custodire la memoria collettiva, dare nuova vita a un luogo identitario e garantire la fruizione anche alle generazioni future.

Un gesto di cura, verso la storia e verso chi, in quel luogo, ha sempre trovato conforto.

Prima fase di intervento: consolidamento del tetto

Dopo oltre un secolo di esposizione alle intemperie, il tetto della chiesa di Roccalvecce mostra segni evidenti di degrado: infiltrazioni, ammaloramenti strutturali e un generale indebolimento della copertura che impongono oggi un intervento urgente e integrale.

In questa delicata fase inter operam, il progetto si è concentrato su un nodo fondamentale per la sicurezza dell’edificio: la copertura.

Le operazioni in corso prevedono innanzitutto la sostituzione delle capriate lignee, elemento portante del tetto;

le condizioni di fatiscenza non ne consentono il mantenimento e se ne prevede la sostituzione con nuovi elementi in legno, scelti per compatibilità materica e prestazionale.

Parallelamente, si procede con il rifacimento del manto di copertura, nel rispetto del disegno originario e dei materiali storici: verranno infatti utilizzate coppi ed embrici, in coerenza con l’impianto esistente, per preservare il carattere architettonico della chiesa e la sua armonia con il contesto urbano.

Non meno importante è l’intervento sul sistema di smaltimento delle acque piovane, completamente rivisto e adeguato, per proteggere le murature e garantire la durabilità dell’intero edificio nel tempo.

Ogni operazione è eseguita con attenzione e rispetto, secondo i principi della conservazione, ma con uno sguardo concreto all’efficienza e alla sicurezza.

Restaurare un edificio come questo significa intervenire con competenza, ma anche con consapevolezza, perché ogni trave, ogni tegola, ogni segno racconta una storia che merita di essere tramandata.

Inizio lavori di consolidamento del tetto

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