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Murature a Faccia Vista: il Valore di un Recupero Consapevole

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In ogni progetto che coinvolge un edificio storico o di pregio, la materia costruttiva rappresenta molto più di un semplice supporto fisico. Pietra, mattone e malta raccontano una storia stratificata, fatta di trasformazioni, usi e adattamenti. Per questo motivo, scegliere di conservare le murature a faccia vista non è solo un atto tecnico, ma una presa di posizione culturale.

In ogni progetto che coinvolge un edificio storico o di pregio, la materia costruttiva rappresenta molto più di un semplice supporto fisico. Pietra, mattone e malta raccontano una storia stratificata, fatta di trasformazioni, usi e adattamenti. Per questo motivo, scegliere di conservare le murature a faccia vista non è solo un atto tecnico, ma una presa di posizione culturale.

Custodire, non cancellare

Le pareti non intonacate, spesso considerate “imperfette” nel linguaggio dell’edilizia più convenzionale, sono in realtà superfici cariche di autenticità. Ogni segno, ogni giunto, ogni differenza cromatica custodisce la memoria del tempo e del lavoro umano. Intervenire su queste facciate significa avvicinarsi con attenzione, leggendo ciò che è rimasto per restituire solidità senza sovrascrivere.

La filosofia è chiara: mantenere quanto più possibile, sostituire solo se necessario, sempre con rispetto. Per questo motivo si procede con operazioni puntuali, come la pulitura manuale, la stilatura dei giunti degradati e la reintegrazione della muratura solo dove c’è perdita o danneggiamento strutturale.

Tecniche tradizionali, materiali compatibili

Il recupero delle murature storiche si fonda sulla conoscenza dei materiali originali e sulla loro compatibilità. Laddove si rende necessaria una reintegrazione, vengono utilizzati conci di peperino e mattoni simili per tipologia e tessitura a quelli preesistenti. Il legante impiegato è a base di calce naturale, materiale vivo, traspirante e reversibile, capace di dialogare con l’antico senza alterarne l’equilibrio.

La tecnica dello scuci-cuci, che consente di connettere armoniosamente la nuova muratura a quella esistente, evita giunzioni nette o elementi riconoscibili come “aggiunte”. Il risultato è un restauro invisibile agli occhi, ma profondo nella sostanza.

Un approccio che è anche una visione

Questo modo di operare non è solo una scelta tecnica, ma una visione del progetto come atto di continuità. Preservare un muro antico, restaurarne le fughe, inserire materiali coerenti non significa replicare il passato, ma costruire un presente che lo rispetta.

Nel nostro studio, il recupero della materia originale è parte integrante del processo progettuale. Ogni intervento cerca di valorizzare ciò che c’è, perché crediamo che la vera eleganza risieda nella capacità di trovare equilibrio tra passato e presente, tra memoria e innovazione.

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